Cina: Rischio carestia a causa del riscaldamento globale

La Cina che spesso è stata accusata di essere allo stato attuale il maggior ‘inquinatore’ ambientale del globo, per una specie di ragione del contrappasso, si ritrova a dover fare i conti, probabilmente a breve, con quella che viene ipotizzata come una possibile imminente carestia a causa del riscaldamento globale. Secondo i ricercatori la prima città cinese che soffrirà l’effetto di temperature sempre più elevate è Pechino e sempre stando alla ricerca, l’agricoltura della Cina potrebbe perdere il 20% della propria produzione entro i prossimi 40 anni. Attualmente gli effetti del riscaldamento terrestre si riscontrano già nella zona nord della Cina, in cui la temperatura si è alzata di 0,36 gradi ogni 10 anni a partire dal 1960 e sta diventando sempre più calda e secca differentemente dal sud del paese in cui il riscaldamento diviene sempre più minore con una quantità maggiore di piogge concentrate in un minor numero di giorni. La previsione della caduta dei prodotti dell’agricoltura entro in diminuzione del 20% entro il 2050, certamente potrebbe influire sulla capacità di sfamare la popolazione cinese e i suddetti effetti stanno già facendo preoccupare gli esperti. Secondo le proiezioni fra gli effetti peggiori di una possibile carestia dovuta al riscaldamento globale, ci sono le paurose percentuali di diminuzione dei raccolti del grano -22%, del riso -18% e del mais -30%, derivate sia dalle conseguenze della siccità e sia da quelle dovute alle inondazioni dovute a piogge sempre più forti in minor numero di giorni e dai vari parassiti che troverebbero un habitat favorevole nell’aumento delle temperature. L’allarme, così come avvertono i ricercatori, vale non solo per la Cina ma per tutto il pianeta, nessuno stato sarà esente da questa preannunciata catastrofe climatica e naturalmente, come vuole la vigente legge di mercato, quando i prodotti scarseggiano i prezzi salgono a dismisura compromettendo definitivamente la possibilità di alimentarsi per milioni di persone.

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