Fukushima: Radiazioni e mutazioni

L’incidente alla centrale nucleare di Fukushima ha causato mutazioni genetiche della flora e della fauna. Il “Journal of Herefity” dell’Università di Oxford ha pubblicato uno studio su questo problema. Gli esperti hanno studiato gli insetti, gli uccelli, le piante e gli animali nella zona della contaminazione radioattiva.

Gli scienziati hanno notato non solo la diminuzione della popolazione di alcune specie, ma anche che la costante esposizione a basse dosi di radiazioni ionizzanti porta a danni genetici e aumenta la frequenza di mutazioni cellulari. Analoghi cambiamenti si sono verificati quando dei bruchi provenienti da aree incontaminate sono state nutriti con piante della zona contaminata. Lo scopo della ricerca è quello di studiare i meccanismi degli effetti delle radiazioni sugli organismi viventi, al fine di prevenire le malattie e le mutazioni negli esseri umani.

Nel frattempo, le mutazioni in natura non rappresentano un grande pericolo per l’ambiente e gli esseri umani, ne è sicuro Alexander Rubanovic, Direttore del Dipartimento di Sicurezza Genetica dell’Istituto russo di Genetica Generale:

La natura ha un’enorme riserva di possibilità di riparazione. Se vi ricordate gli incidenti di Chernobyl nel 1986 e negli Urali meridionali nel 1950, dove è stata contaminata una grande area, in quelle zone la natura ha riparato. Nel caso di Fukushima, non ci sono stati livelli molto alti di radiazioni. In ogni caso, però, occorre dire che il processo di mutazione è simile a quello osservato nella zona di Chernobyl, nonostante il livello di esposizione alle radiazioni sia incomparabile. I processi di mutazione derivano non solo dalla esposizione alle radiazioni, ma anche da eventuali effetti genotossici. Per esempio, un livello elevato di mutazioni è stato osservato nelle piante, che fioriscono lungo le autostrade. Tuttavia, i danni catastrofici per l’ambiente nel suo complesso non sono dannosi per la sua immensa fertilità e l’attività riparativa. Se parliamo degli effetti ritardati delle radiazioni sull’uomo, ciò è stato dimostrato solo in due casi: dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki e dopo la contaminazione radioattiva del fiume Techa negli Urali meridionali, dove il livello di radiazioni era proibitivo. In entrambi i casi, si è potuto osservare un aumento di casi di leucemia. Tuttavia, non c’è stata alcuna mutazione…

Gli esperti hanno concluso che le catastrofi di Fukushima e Chernobyl hanno causato effetti biologici simili. L’incidente in Giappone, in generale, è spesso paragonato agli eventi della centrale nucleare di Chernobyl. In entrambi i casi, c’è stata la chiusura completa della stazione, è stata isolata una zona di 30 km e ci sono state le stesse preoccupazioni. Tuttavia, secondo le dichiarazioni del governo giapponese la fuga di radiazioni a seguito dell’incidente alla centrale nucleare di Fukushima è stata dieci volte inferiore che a Chernobyl. Di conseguenza, il fattore di rischio anche in Giappone deve essere notevolmente inferiore. Secondo Valerij Stepanenko, Professore del Centro di Ricerca di Medicina Radiologica:

Inizialmente, ci si aspettava che la popolazione potesse ricevere una quantità di radiazioni pari a 20 millisievert o anche di più. In realtà nessuno ha ricevuto una tale dose di radiazioni. Questo perchè la popolazione era stata evacuata, mentre i calcoli erano stati fatti con un ampio margine di sicurezza a favore della popolazione. Cioè, le misure sono state sopravvalutate … “

Tuttavia, affermare che non ci sono rischi per la popolazione, non è corretto, dice il vice Direttore dell’Istituto di Fisica Biochimica Elena Burlakova:

La questione delle piccole dosi di radiazioni è stata discussa centinaia di volte in varie conferenze internazionali. E si è anche discusso su molte questioni legate alle radiazioni e ai loro effetti sul corpo umano, ma non ci sono risposte definitive. Le argomentazioni di coloro che negano l’influenza di piccole dosi sulla persona sono ridotte al fatto che non è possibile effettuare misurazioni … Tuttavia, non vi sono dati che ci permettano di dire che l’impatto è sicuro. Le mutazioni possono verificarsi anche in presenza di frequenze non molto alte e possono essere pericolose. È noto che anche una piccola dose provoca una serie di risposte cellulari, che mirano a proteggere la cellula. Ma non sappiamo se la cellula venga disturbata da questa protezione mentre svolge la sua funzione principale. Per scoprire questo, sono necessarie ulteriori ricerche …

Anche gli scienziati giapponesi sono d’accordo sulla necessità di ulteriori studi. Dopo tutto, dai risultati di tali studi dipende la salute non solo nel presente ma anche per le generazioni future. Inoltre, piccole dosi di radiazioni sono associate non solo con oggetti radioattivi pericolosi, ma anche, ad esempio, con i voli nello spazio.

Fonte: rus.ruvr.ru

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