La BAYER lancia una nuova soia OGM

Bayer CropScience ha lanciato una nuova linea di soia geneticamente modificata. La multinazionale ha iniziato le vendite di semi di soia resistenti sia al glifosato che al glufosinato. Il nome commerciale del prodotto è Credenz e altre varietà, resistenti anche agli erbicidi cosiddetti HPPD, verranno commercializzate in seguito.

Dirk Zimmermann di Greenpeace ha criticato il lancio dicendo: “Dopo il fallimento delle piante resistenti al glifosato, adesso la BAYER aumenta la produzione di pesticidi. Dopo essersi unita alla corsa alle armi per la coltivazione globale di soia OGM, la multinazionale si sta dimostrando una irresponsabile speculatrice di guerra. L’introduzione di altre piante geneticamente modificate, resistenti a sempre più erbicidi, smaschera l’intera faccenda e rende chiaro che questa è una strada a senso unico che serve solo a vendere al settore agricolo sempre più sostanze tossiche.”

In Sud America, foreste, terre coltivate a rotazione e piccole fattorie, sono state eliminate da massicce piantagioni di soia. I raccolti non vanno a nutrire la popolazione locale, ma sono in massima parte esportati in Europa o USA, per soddisfare l’enorme domanda dei produttori di carne. Inoltre, il boom della soia riduce la produzione dei cibi locali tradizionali.

Philipp Mimkes della Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer (CBG Germania) afferma: “L’alto consumo di carne sta causando gravi danni ecologici e sanitari in Sud America. Chiediamo una riconversione all’agricoltura ecologica anche se questo comporta una diminuzione della produzione di carne. Gli erbicidi tossici come il glifosato e il glufosinato devono essere banditi!” Glifosato e glufosinato vengono venduti in combinazione con semi geneticamente modificati, in particolare soia e mais. Poiché il mercato dei semi è controllato da poche multinazionali, molti agricoltori riescono a comprare solo semi geneticamente modificati.

Il glifosato, sviluppato dalla Monsanto e commercializzato col nome di “Roundup”, è la tossina agricola più venduta al mondo. Il brevetto è scaduto e adesso il principio attivo è venduto anche dalla Bayer e da altre compagnie. Il glifosato è sospettato di causare difetti nel feto, danneggiare il DNA e facilitare l’insorgenza di malattie come il morbo di Alzheimer, il diabete e il cancro.

Il glufosinato è ancora più tossico. La Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) afferma che la sostanza è molto rischiosa per i mammiferi. Il glufosinato è stato classificato come reprotossico dopo che esperimenti di laboratorio sui topi hanno mostrato nascite premature, morti intrauterine e aborti. Per questo motivo le vendite della sostanza in Europa dovranno essere sospese al massimo entro il 2017. Questo non ha impedito alla Bayer di annunciare, nel maggio 2013, la prevista costruzione di una nuova, enorme fabbrica di glufosinato negli USA. E’ il modo in cui la multinazionale cerca di compensare la crescente inefficacia del glifosato contro le infestanti.

I raccolti geneticamente modificati, contrariamente a quanto sostengono i lobbisti delle multinazionali, non risolvono il problema della fame nel mondo. L’80% dei raccolti OGM è usato per l’alimentazione animale. I raccolti OGM non sono resistenti alla siccità né hanno una resa maggiore. La loro coltivazione su aree sempre più grandi riduce la produzione di raccolti per l’alimentazione umana, rendendo più difficile la produzione di cibo per le popolazioni locali.

La BAYER, con una fetta di mercato globale del 20%, è il secondo maggior produttore di pesticidi. Dunque i prodotti di questa multinazionale sono responsabili di una parte significativa degli avvelenamenti da pesticidi, che la Organizzazione Mondiale della Sanità stima in circa 20 milioni di casi all’anno, dei quali circa 200.000 mortali.

Fonte: www.cbgnetwork.org

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