Reato di clandestinità in Arizona, il 58% degli americani è d’accordo

La maggioranza degli americani, il 58%, e’ a favore della controversa legge, entrata in vigore recentemente in Arizona, che attribuisce alla polizia il potere di controllare i documenti agli immigrati sospettati di essere degli irregolari.
E’ quanto emerge da un sondaggio effettuato per conto di ‘Washington Post-Abc News’, su un campione casuale di circa mille intervistati nel periodo 3-6 giugno. Allo stesso tempo, la maggior parte degli intervistati si dice a favore di un programma che permetta ai clandestini gia’ residenti negli Stati Uniti il diritto di restarci legalmente, dopo aver pagato una multa e soddisfatto determinati requisiti.
Il tema dell’immigrazione ha assunto sempre piu’ importanza negli ultimi tempi e potrebbe arrivare a minare l’unita’ dei Repubblicani e dei Democratici in vista delle elezioni di midterm.
Come e’ successo la scorsa settimana alla convention repubblicana in Texas, quando il partito si e’ prima diviso sulla proposta dei moderati di un piano di legalizzazione attraverso il servizio militare e poi ha inserito una norma simile a quella dell’Arizona nel suo programma.
E’ inoltre diffusa la percezione che il governo federale non stia facendo abbastanza per fermare il flusso dei clandestini verso gli Stati Uniti. Nel complesso, il 75% degli intervistati se la prende con i controlli alle frontiere, e l’83% vorrebbe i soldati della Guardia Nazionale a pattugliare il confine Usa-Messico.
“Credo che dovremmo dare loro almeno una possibilita’ di pagarsi le quote e non respingerli”, afferma Tillie Braswell, una pensionata di 77 anni contraria alla legge dell’Arizona e favorevole a un percorso verso la cittadinanza legale degli irregolari.
“Dovremmo trattarli con rispetto, come vorremmo essere trattati noi nel loro paese”, aggiunge. Ma la Braswell, che vota per i democratici, sostiene anche che i pattugliamenti alla frontiera andrebbero rinforzati, forse anche dai militari della Guardia Nazionale. “Mandateli su e giu ma non permettetegli di sparare”.

fonte aduc

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