La musica come lettere di incoraggiamento a se stessa. L’intervista con Fabiana Martone

Cosa ti ha fatto appassionare alla musica?
Il fatto che ci si possa immergere in una dimensione che non si vive usualmente, una dimensione in cui si muovono delle cose che hanno più strettamente a che fare con l’energia, visiva, sonora, fisica. E poi mi affascina la matematica della musica, la ovvietà scientifica del suono di certe cose.
L’ho scoperto quando ho cominciato a sentire la musica live con un altro approccio, un’altra attenzione.
E quando contestualmente ho cominciato a cantare sentendomi parte del suono prodotto in un insieme intrecciato e dialogante.

Chi ti ha ispirato a fare musica?

Nessuno. O meglio sono stata spronata a tentare, in modi diversi. E io ho provato tante strade. Non ho mai avuto le idee chiarissime, mi sono trovata a fare le cose piano piano, e ho capito sempre di più come portarle avanti, ancora devo capire tante cose. Ma qualche certezza adesso ce l’ho, almeno per come muovermi in certe situazioni. Ma ci vuole ostinazione, perseveranza, se non sei nel main stream, nulla è scontato, devi cercare sempre, e tutto va ad una velocità tale che non è semplice stare al passo.
Ma si continua. E l’ispirazione va coltivata. Ma anche qui è un lavoro giornaliero che nessuno ti retribuisce e te lo riconosce… E diventa facile cadere perdere il passo per me.

Come descriveresti la musica che di solito crei?
Scrivo a me stessa lettere di incoraggiamento, Oppure segno cose da tenere a mente, e poi mi piace musicarle
Cerco di associare la giusta colonna sonora a quello che sto dicendo.

Puoi raccontarmi il tuo processo creativo?
Ehh come sopra
Scrivo
Raccolgo pizzini
Appunto note vocali
Stralci di aforismi e melodie
E compongo un puzzle fatto di pezzi più o meno grandi
A volte lo completo in pochi passaggi
Altre volte lo tengo li sul tavolo e aggiungo un pezzetto alla volta.

Qual è il talento più inutile che hai?
Sbrogliare matasse imbrogliate.
Fili intrecciati, matasse, Catenine…
È rilassante

Canti sotto la doccia?
Ahahah
Si a volte
Faccio i musical.

fabiana martone credit gennaro cimmino

Come pensi che Internet abbia influito sul business della musica?
Uh che domanda.
È filosofia politica questa.
Internet è mercato, politica… È tutto
Come faccio a rispondere?
Dipende comunque da come lo usi
Ma mentre lo usi sai che stai collaborando ad un processo che è una macchina gigantesca di connessioni che vanno oltre il semplice uso di un portale web.

Qual è la tua canzone preferita che ti piacè di più suonare?
Uhhhh
Queste sono le domande a cui non so rispondere.
Boh
Cambiano
Vado a periodi
Ora è il periodo di… Cose più forti, a voce rotta.
Tipo qualche gospel super energico

Quali musicisti famosi ammiri?
Quelli che sembrano aver trovato un equilibrio.
Una sorta di regolarità nel processo artistico, e nella gestione della professione.
Ecco
Queste persone qui

Qual è il miglior consiglio che ti è stato dato?
Parla se sai cosa stai dicendo. Se hai abbastanza informazioni per condurre il discorso. Altrimenti meglio stare zitta.

Perché il nostro pubblico deve ascoltare la tua musica?
Eh non lo so mica il perché? Questi ragionamenti oramai sfuggono ad ogni previsione o ragionamento. Io piuttosto sono contenta se ascolteranno, anche solo per curiosità, per capire come immagino canzoni, arrangiamenti, sound.
È questo che spinge me all’ascolto di autori e musicisti, che conosco e che non conosco.
Curiosità mista ad ascolto critico, da un lato, ricerca di suono ed emozioni dall’altro.
Io per questo faccio musica.
E magari per questo motivo la si puó ascoltare andando oltre i primi dieci secondo di una traccia passata su un post o un tik tok.

Progetti futuri?
Leggere tanto.
Parlare con cognizione di causa.
Scrivere e fare musica con umiltà.

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