Quattro chiacchiere con Gianmarco Cacciapuoti

Raccontaci un po’ del tuo percorso artistico…
Prima di intraprendere questo progetto con l’etichetta discografica Greylight, il mio percorso artistico si è basato sostanzialmente sulla partecipazione ad eventi, serate a tema e a lavori stagionali presso villaggi turistici in cui ricoprivo il ruolo di responsabile musicale.

Raggiungere un proprio stile e identità, quanto è importante per unmusicista?
Credo sia molto importante anche perché bisogna essere riconoscibili in un panorama musicale così vasto e variegato. Lavorando ad eventi con cover di altri cantanti mi sono sempre cimentato in svariati generi. Da qualche anno mi sto dedicando a trovare una quadra e quindi una mia identità più definita.

Parliamo della tua ultima fatica, come nasce?
Nasce dall’esigenza e dal desiderio di cantare qualcosa che mi rappresentasse sia musicalmente sia a livello testuale. Questo pezzo in particolare rappresenta molto la mia drammatica esperienza di vita e di come sia riuscito a superarla.

Hai un particolare progetto ideale e concettuale cui arrivare come massima aspirazione?
Per un cantante credo la massima aspirazione sia quello di vivere di musica calcando grandi e importanti palcoscenici.

Perchè i nostri lettori dovrebbero ascoltare la tua musica?
Credo di avere molte emozioni da trasmettere attraverso le parole che canto ed interpreto nei testi.

L’ALCHIMISTA NON percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille). La sua forza sono iscrizioni e contributi donati da chi ci ritiene utile.