Alen: la musica come purificazione dell’anima. L’intervista

Cosa ti ha spinto verso la musica?
Verso la musica mi ha spinto una grande influenza da parte dei miei genitori che mi hanno sempre fatto ascoltare vari generi fin da piccolissimo, poi sicuramente una forte necessità di esporre i miei pensieri, i miei dubbi e le mie perplessità sopra la musica, che fin da piccolo mi ha sempre accompagnato ed affascinato tantissimo.

Raccontaci un po’ del tuo percorso artistico…
Nella mia carriera sono passato dal Rap al Crossover per poi addentrarmi nel NuMetal e lo Stoner, per poi tornare sulle mie prime scente musicali di quando ero bambino cioè l’ RnB ed il Soul, purtroppo fino a qualche anno fa non avevo le competenze tecniche per riuscire a cantare in maniera fluida ed intonata soprattuto in un genere come il Soul che appunto vuol dire anima, ho sempre avuto grandi doti nella scrittura e nel trasformare pensieri in melodie tramite i giochi di parole in rima ma ho dovuto quindi prendere lezioni di canto per migliorare le mie capacità canore per riuscire ad espormi in un genere dove intonazione ed interpretazione sono fondamentali come il Soul e RnB.

Cos’è la musica per te?
La musica per me è la purificazione dell’anima, un buon mezzo per sfogarsi e potersi raccontare levandosi di dosso i patemi della nostra esistenza.

Parliamo della tua ultima fatica “Black”, come nasce?
Black nasce da un periodo non troppo roseo della mia vita dove mi sono separato dalla mia ex compagna dopo quasi tredici anni, in più si aggiungeva un lavoro che non mi valorizzava ne mi stimolava più, questo mi ha portato ad un enorme periodo di frustrazione ed soddisfazione e la musica come sempre mi ha aiutato ad assorbire e superare quel periodo veramente duro e grigio.

Progetti futuri?
Come nuovi progetti in cantiere sto registrando il mio prossimo album solista, molto lontano dalle sonorità di Black direi un bel connubio tra Funk, Reggae e Nu-Soul, mentre allo stesso tempo sto portando avanti il progetto con il mio nuovo gruppo con sonorità che si mescolano tra Soul, RnB, Funk e uno sguardo al Pop.

Cosa provi quando canti?
Quando canto sento come un senso di liberazione, come se riuscissi ad espugnare il veleno in corpo, come scaricare e dissolvere tutte le tensioni accumulate. Quando canto mi libero dal male.

Come ti senti prima di un live? Hai mai paura di sbagliare ad un live?
Prima di un live sento ovviamente la tensione ma penso che faccia parte del gioco, esporsi in prima persona davanti a gente che magari non hai mai visto prima mette sempre alla prova e la paura di sbagliare c’è sempre ma proprio quella paura in maniera sana mi stimola a dare il meglio di me sul palco.

Perchè i nostri lettori dovrebbe ascoltare la tua musica?
I lettori dovrebbero ascoltare la mia musica innanzi tutto perché ritengo che sia musica originale, diversa rispetto gli standard comuni ed in secondo luogo perché tutti abbiamo vissuto una delusione amorosa e quindi penso che siano alla portata di tutti i messaggi racchiusi nei miei testi.

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