Luca Burgio e Maison Pigalle – Vizi, Peccati e Debolezze, la recensione

Luca Burgio - copertinaE’ difficile, molto difficile che un disco mi catturi al primo ascolto ed è ancora più difficile, direi raro, che mi rapisca completamente.
Luca Burgio e la Maison Pigalle, con “Vizi, Peccati e Debolezze” sono riusciti a rapirmi.
Tra folk, sagre di paese, tradizioni popolari, musica da strada e da club, il tutto sapientemente “speziato” da fisarmonica, mandolino, percussioni, chitarra e contrabbasso, il disco è un viaggio sulla strada e nella strada.

Luca Burgio e la Maison Pigalle ci sanno fare. Qualche critico frustrato magari sentendo le parole “puttana”, “zoccola” o “vaffanculo”, potrebbe storcere la bocca e da buon borghese, mentre di nascosto la notte va a trans, scriverà che non è appropriato un linguaggio volgare per un cantautore, dimenticando che la realtà, quella delle strade, è sporca. L’ipocrisia è tipica di chi, di musica scrive solo senza viverne.

Canzoni scritte con il cuore e con la rabbia, per chi scola bottiglie con la stessa facilità con la quale passa da un’amante all’altra, preda e predatore di “bassi” istinti. Canzoni che navigano tra gli illusi ed i pochi abbienti, tra coloro che conoscono il vizio e la strada e forse proprio sulla strada si sono perduti…

Non vi racconto altro… ascoltatelo, per me è un vero gioiellino.

Tracklist: 1. 75 cl di brindisi / 2. Satan’s speech / 3. La rondine e l’inverno / 4. Il sordo / 5 La sindrome di Dorian Gray / 6. La cicala e la formica / 7. Un bicchiere fra di noi / 8. Un fegato in più / 9. Buscavidas

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