Codacons su strage di giovanissimi sulle strade

Cronaca Brescia e Nazionale: Salah, 22 anni, Denis 19, Irene 17, Imad 19, Imad 20: con la tragedia di Rezzato che si è portata via – in una sera che doveva essere di festa e di allegria sabato 22 gennaio – cinque giovani valsabbini, è svettato un 2022 molto negativo per incidentalità, soprattutto fra gli under 25. Sono tante, troppe le vite spezzate così presto, tanti i vuoti per sempre incolmabili lasciati in famiglia, fra gli amici. Stella 19 anni travolta in moto, Irene 17 anni nell’auto ribaltata di un amico, Giorgio prigioniero nella macchina incendiata. Dolore e sgomento, per una strage di giovanissimi, prima causa di morte, soprattutto nel fine settimana. E se nel 2021 gli incidenti su strada nel territorio bresciano avevano visto 32 vittime, al 5 agosto del 2022 erano 44, al 5 settembre 51, ora sono 57. Di questi, 22 avevano meno di 30 anni, 16 meno di 25, 12 meno di 21.

Siamo al doppio degli anni precedenti, in cui, va detto, la circolazione comunque era limitata dalle restrizioni, ma il doppio anche rispetto al 2019, fatidico pre Covid da confronto. Non deve essere questo, però, il tanto desiderato ritorno alla normalità. Ed è allarme tra le istituzioni preposte che puntano sempre più alla prevenzione. Nella scuola entrano la polizia municipale, la stradale, i carabinieri, la Guardia di Finanza con progetti mirati, accattivanti, che sappiano parlare ai ragazzi, incontrati a migliaia. Non solo teoria: gli agenti della Polizia Locale di Brescia portano con sé gli studenti una sera sulla macchina con lampeggiante, seguita dai vigili del fuoco e dall’ambulanza per constatare dal vivo cosa accade; i più piccoli scendono in campo in un parco con paletta e taccuino per multare gli indisciplinati su una pista predisposta, poi da trasportati sgridano papà e mamma se non rispettano il codice.

Il Codacons fa esposto in Procura per i ritardi relativi alla mancata introduzione dell’obbligo della frenata automatica su ciascuna vettura e del limite di velocità cittadino a 30 km/h, richieste da anni dall’associazione al fine di arginare il fenomeno delle vittime della strada.

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