Cosa ti ha spinto verso la musica?
Ho sempre amato la musica, fin da piccolino. Sicuramente mio padre ha dato molto alla mia persona in questo ambito, essendo lui in prima persona un musicista autodidatta. Da bambino ero un ballerino, poi ho scoperto la chitarra e successivamente mi sono fiondato sulla batteria. Ora canto, scrivo e produco i miei brani… insomma vivo per questo.

Raccontaci un po’ del tuo percorso artistico…
Durante i miei anni al liceo, ho frequentato diverse band, di cui ero batterista, successivamente però ho sentito il bisogno di esprimermi in prima persona e di essere il frontman di me stesso. Così nasce Sheffer, nel 2017, anno in cui inizio a produrre da autodidatta e a scrivere i miei brani rap, fino ad oggi.

Cos’è la musica per te?
La musica per me è forza e fonte inesauribile di energie positive. Anche quando tutto va male, basta una melodia per farmi pensare ad altro. La musica è anche uno sfogo, personalmente. Di fatto, quando sono arrabbiato o triste, mi metto al computer, compongo e scrivo e tutto scivola via.

Parliamo della tua ultima fatica, come nasce?
Inizialmente Pendant era uno dei miei fast feed music (episodi musicali da 1 minuto che pubblico regolarmente sul mio profilo instagram) ed era praticamente spoglia di qualsiasi linea melodica, se non un coretto improvvisato da me al microfono. Successivamente, vedendo il potenziale di quest’ultimo, io e Gabriel Bagini (mio fedele compagno di avventure in questo percorso artistico), abbiamo deciso di renderlo un singolo, aggiungendo chitarre, linee di basso, organi e un solo Centrale in cui si alternano la mia voce e la sua chitarra. Il tutto è uscito molto Funky e ci piace un sacco! Liricamente, invece, descrivo il post serata di una notte all’insegna del vino e del sesso con una ragazza per la quale persi la testa quest’estate.

Progetti futuri?
Pendant è una bomba, ma è anche un antipasto a quella che sarà la portata principale quest’estate… tenete gli occhi su di me.

Come ti senti prima di un live? Hai mai paura di sbagliare ad un live?
Carico a mille, l’unica cosa è che dimentico sempre le parole dei miei testi prima di salire sul palco. Chiaramente è una cosa momentanea, perché una volta che inizio a cantare, non smetto più. Paura? Perché dovrei avere paura di fare la cosa migliore al mondo?

Perchè i nostri lettori dovrebbero ascoltare la tua musica?
In Sheffer trovate tanta voglia di sperimentare, infatti, non potete non notare le varie influenze da ogni genere con le quali contamino le mie produzioni. Diciamo che chi mi ascolta, difficilmente si annoia. Tendo a non ripetermi mai e a crescere ad ogni singolo.

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