Cosa ti ha spinto verso la musica?
L’amore per la musica è nato grazie ai i miei genitori, mi hanno fatto ascoltare molta musica da piccolo e mi hanno lasciato la mia prima chitarra sotto l’albero di Natale.

Raccontaci un po’ del tuo percorso artistico…
Alla giovane età di 8 anni, ho cominciato a studiare le tecniche della chitarra classica presso una scuola di musica della mia città.
Dopo aver ascoltato per la prima volta Tommy Emmanuel ho cambiato genere e a 14 anni ha iniziato a studiare la chitarra acustica presso l’accademia Lizard di Fiesole. Grazie a Gareth Pearson un virtuoso della chitarra ho appreso le tecniche fingerpicking e da allora mi dedico solo allo studio di esse.

Cos’è la musica per te?

Per me la musica è un distacco da tutte le pressioni che la vita mi presenta

Progetti futuri?

Dopo la realizzazione di Carousel, avevo in progetto di organizzare un tour in Italia, che sarebbe partito da Palermo e sarebbe arrivato fino a Trieste, così da far ascoltare l’album in tutta la penisola. Purtroppo, per la causa che tutti conosciamo, ho dovuto accantonare momentaneamente questo progetto, sperando di poterlo presto realizzare.
Nel prossimo futuro, ho in programma di realizzare video professionali per ogni erano del mio album e riprendere i miei canali social in mano che, causa album, ho tralasciato. Ah e ovviamente, vorrei imparare e studiare cose nuove!

Come ti senti prima di un live? Hai mai paura di sbagliare ad un live?
Prima di un live sono sempre agitato e la paura di sbagliare c’è sempre.
Però nel momento in cui mi trovo sopra il palco tutte le ansie se ne vanno cosi da riuscire a dare il meglio di me.

Perchè i nostri lettori dovrebbero ascoltare la tua musica?
Per avvicinarsi a questo mondo del fingerstyle ed ascoltare qualcosa di diverso rispetto alla musica che sentiamo quotidianamente

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